lunedì 18 febbraio 2013

Faro Del Giorno

Ho sonno ma non voglio dormire,
me ne sto seduto sul letto e non mi lascio andare,
non mi do alla pace. Combatto i bisogni del fisico e
bevo solo un pò d'aria umida.
Canzoni dei Wang Wen inedite alle mie orecchie.
Mi viene da piangere, disperandomi
sai è tutto così effimero, oggi me ne accorgo più del solito
sorgiamo dalla calma piatta, come vulcani
tra fragori irrisori che danno illusioni di poteri umani ma smisurati
e sai poi di questi mondi migliori e io sto qua a scrivere
tu sai di mondi migliori
nel sapere, nel sapore,
come vorrei il tuo dolce miele.
Io sono così vacuo, spendo il mio tempo in colloqui che
non portano altro che nient'altro
ci sarà qualcuno da loro conosciuto che riuscirà.
Speranze, com'è rivoltante dover sperare
quando per qualcuno invece qualcosa ci è dovuto.
Non abbiamo forze per essere aguzzini se non di noi stessi
e corpi stesi ad essiccare dopo essere marciti
e il sole sorge dall'arcobaleno dell'alba
le mie gambe sono termometri del mondo esterno
inizio del 19 febbraio
mi sento come a novembre quando cadono le foglie
in un perenne lutto
incosolabile vedo ho visto scivolare via, all'altrove
segnandomi l'anima.
Mi resta che stringere me stesso
in questa fredda alba.
Quando ho sollevato l'inferno
avessi avuto lacrime
e occhi contro
a dimostare chi fosse l'eroe.
Josh non riesce più a piangere,
i giri di chiacchere provano a corromperci.
Non temere caro
a caro prezzo pagheranno,
mentre ora noi siamo
società falimmentari,
cos'altro vorranno?
Non posso vivere di suono e vento,
vento nei capelli
nei tuoi di profumo,
avvolto nell'utopia
che appena violentata questa realtà
d'essere utopia smetterà