sabato 9 giugno 2012

questa notte #4

non so quante volte ho provato a chiamarti
scusami non volevo certo disturbarti,
qua la notte è tesa, come da te,
così tesa che non serve un coltello affilato per tagliarla
così tesa che risuona al vento
vibra triste e monotona
come ogni cosa morente su questo mondo
consumo gli mp3
riesco a fare anche questo stanotte,
mi getto fra le mie braccia che ora non hanno direzione
non possono avere direzione ora, non servirebbe,
l'appiglio non sembra dei migliori
allora resteremo impigliati,
tutto questo è quello che non abbiamo mai voluto
ce l'hanno gettato contro,
siamo impotenti,
non possiamo niente
se non gettarci contro l'uno all'altra e
mischiarci, confonderli fino all'ultimo
anche se non servirà e non servirà
avremo allora i gesti insensati dalla nostra,
il prevalere dell'azione
e insieme a noi
l'immensità dell'amore.

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