giovedì 17 novembre 2011

Vedendo

Non c'è più niente di bello da pensare
ho visto la tua mano scorrere sul volante
in un attimo di perfetto sogno,
arrampicandomi su scale non mie
c'eri tu e c'ero io nei conflitti
spezzando ampi margini che non restano
brividi di pazzia
e i nostri corpi sono il freddo
arrotoliamo i nostri giorni in coperte sfilacciate
e non ci resta niente di meglio che ignorarci,
ho visto la tua mano scorrere sul volante
in un attimo di perfetto sogno
e il mio corpo è il freddo
che lambisce istupidito lo scorrere del tempo
e su come divertirci
non c'è niente da inventare.
I quintali di bellezza sedimentata
fanno gli argini dei miei capogiri,
ho violato con lamenti le indifferenze
ritrovandomi sempre nello sbaglio dell'errore
ho preso la tua mano che scappava
in un attimo di perfetto sogno
e il mio corpo è l'abisso che non ricongiunge
il mio corpo è tramite di niente
il mio corpo fiaccato
il mio corpo che a volte smette di respirare
forse ha già compreso la soluzione

1 commento: